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amici poeti
.ACROSTICO
Bocche voraci senza peso,
Osteggiano purezza e serenità
Conducendo
Carrozze appariscenti e dorate e
Habitat curioso di altri giardini,
E affamati di poca sostanza,
Varcano soglie proibite
Orientano rose senza fiori,
Riconoscendosi pagani senza altare.
Ahimè all’amico avvoltolato in
Chiusura di verità e
Inarrestabile smarrimento e
Silenzi inespressi.
Essi scivolano nella terra di
Nessuno, come
Zanzare assetate di sangue
Annientando verace con vorace.
Passione invereconda.
Era una festa, una danza
Senza pensieri.
Ora il vento del discredito, ha disperso i petali.
Da “Acrostici della luna”
©Caterina Oddenino
ACROSTICO
Malinconia senza luce adombra
Alberi e platani e foglie senza prezzo,
Laddove io, unica nel bene e nel male,
Ignara e consapevole,
Nella alternanza di affetti incoerenti
Cascanti tra perle e veli ingannevoli
Ossimorici e ammalianti,
Navigo a vista, senza rose,
Incontrando lo specchio rivelatore e
Abbandonare la luna e il suo castello.
Da “Acrostici della luna”
©Caterina Oddenino
Sciolgo i pensieri tra i tavoli bianchi
luci e immagini
è un fiume
tra le poltrone lo zefiro
e l’ombra in giacca bianca
e pianoforte
e pensieri celati
e io….
Scrivo…
ACROSTICO
papaveri
Papaveri rossi immortalati
Assemblati nel vaso
Parlano di vite passate,
Antiche,
Vestite di rosso,
E tra i lillà bianchi
Ritornano i pensieri
Incantati, di te.
Scegliere un fiore ogni giorno,
Cercando il profumo della vita,
E tra le pietre blu del fiume,
Gioca
Libero lo zefiro, sfiorando
Immacolati drappi di seta viola
Evanescenti tra le petunie
Recise.
Ed è notte.
Da “Acrostici della luna “
©Caterina Oddenino
ACROSTICO
Il silenzio dei limoni si posa sulla
Luna, alla festa del giallo nel
Sacro tempio delle ginestre seducenti
Irrorate di sole,
Laddove si srotola il tappeto delle attese
Eterne.
Nella nicchia dentro il cielo
Zampillano azzurri incontaminati tra
Il silenzio dei limoni,
Orciolo della genialità del poeta
Deposto suL sentiero delle possibilità.
E
Il silenzio dei limoni
Legge la storia segreta e
Indigena di praterie assolate
Marchiate di fiori di cactus, rossi e
Odorosi di sabbia e polvere
Nel vortice di un khamsin prepotente e
Impetuoso di pensieri scomposti.
Da “Pensieri scomposti senza risposta”
©Caterina Oddenino
(i miei pensieri sono un parto del mio cuore e me ne riservo i diritti..)
ACROSTICO
E’ lì che il sogno si scherma
Passando tra i tuoi silenzi
Illividito non scrive …e
Oltre il giardino di rose rosse
Gioca con le parole sfuggenti e scolorite e
Grevi e attonite di petali spenti e
Incanto di memorie avite.
Alla tumida notte, la pioggia regala
Tratti di luna segreta
Recondito retaggio di uno specchio
Antico.
Lenta la notte svela i suoi misteri
Evaporando stelle in albe azzurrate
Tracimando sentieri di anima stanca
Ancorata a coralli senza acqua.
Ma le tamerici sciolgono il rosa in
Essenza di inverno e terra brulla,
Respirando pelle odorosa di viole e lavanda
Intrecciata tra le corde di seta di uno Stradivari,
Carezzevole come un abbraccio
Incastonato nella lacrima di una tamerice salmastra.
Da “Acrostici della luna”
©Caterina Oddenino
(i miei pensieri sono un parto del mio cuore e me ne riservo i diritti..)
"non omnis arbusta iuvant humilesque myricae" (Non a tutti piacciono gli arbusti e le umili tamerici)
Virgilio - Bucoliche
ACROSTICO
Accolgo un cielo umido e
Cumuli di nuvole nere
Costeggiano monti dall’aria cupa,
Ove pini solitari raccolgono pensieri
Lontani, sparsi su casa antica e
Generoso abbraccio di verde,
Ove giocano gli scoiattoli e
Un eco avvolge, cercando parole
Nella sera. Una
Canzone regala noci
Incantate nel turbine sospeso
E atteso e carente di suoni
Là, dove il dolore sconfina e
Omaggia steli di grano piegato.
Da “Acrostici della luna”
©Caterina Oddenino
(i miei pensieri sono un parto del mio cuore e me ne riservo i diritti..)
ACROSTICO
17 luglio 2014 alle ore 3.08
Accolgo un cielo umido e
Cumuli di nuvole nere
Costeggiano monti dall’aria cupa,
Ove pini solitari raccolgono pensieri
Lontani, sparsi su casa antica e
Generoso abbraccio di verde,
Ove giocano gli scoiattoli e
Un eco avvolge, cercando parole
Nella sera. Una
Canzone regala noci
Incantate nel turbine sospeso
E atteso e carente di suoni
Là, dove il dolore sconfina e
Omaggia steli di grano piegato.
Da “Acrostici della luna”
©Caterina Oddenino
(i miei pensieri sono un parto del mio cuore e me ne riservo i diritti..)
ACROSTICO
Le parole non dette
E posate sui tulipani fucsia
Permangono nel Garbino delicato e
Ammutolite stelle in attesa.
Rannicchiate in corolle tristi
Offrono il silenzio dei
Lillà recisi.
E lo spasimo degli aghi del pino eliofilo,
Nella assenza di luce.
Ombre di bachi tra le foglie,
Nascondono miraggi
Di mani senza forma
E labbra mute.
Tra le petunie sfiorite,
Tracciano sentieri domande
Esitanti.
©Caterina Oddenino
(i miei pensieri sono un parto del mio cuore e me ne riservo i diritti..)
ACROSTICO
Persa nella nebbia di inquietudini
E di parole tracciate sul niente e
Rilette su carta riciclata….e ora
Sto dietro ai vetri.
Afferro ombre sfuggenti…
Non so dove guardi….
E le ginestre chinano il capo.
L’albero della tristezza, circonda la mia casa
Liberando profumo di acacia e
Arcani fatti e imperscrutabili.
Nell’ora perduta a tacere amore
E gridar parole il
Bacio non dato spalanca gli occhi
Boccheggiando sulla sponda del fiume,
In ipotesi di inquieto raccoglimento.
Affiora il turbamento.
Da “Acrostici della luna”
©Caterina Oddenino
ACROSTICO
Sogno freddo di un marzo già
Odoroso di primule,
Gelose del primo sole, abbarbicato sui
Nasturzi.
Ove si appoggia.
ACROSTICO
Danzo sul fiume senza posa
Annaspando sulle liane
Nell’amplesso di cielo e terra
Zittito dalla luna tra gli
Olivi argentati.
Saccheggio abbracci incontaminati
Urlanti tra i gelsi fradici di pioggia
Laddove la luna accarezza
Farfalle bianche come pensieri
Imperscrutabili.
Un coro di papaveri ondeggianti
Mescola note nel vento
E sto seduta sul ceppo, a cantare con te.
Da “Acrostici della luna”
©Caterina Oddenino
ACROSTICO
Reconditi pensieri trascinano
Esauste memorie in salita,
Correndo verso lune stellate
Occhieggianti.
Nella notte di luna nera
Dove si posano i petali di
Iris viola.
Tornano rose sminuzzate
Iridescenti nel sole
Pallido e freddo di un giorno
Estinto nella sera.
Naviga la foglia sul fiume
Senza meta.
Irriverente Zefiro scompiglia i pensieri ed
Elide sete svolazzanti di parole
Resettate in un campo di grano e
Incurvate dal vento.
Da “Acrostici della luna”
©Caterina Oddenino
ACROSTICO
Abbraccio l’anima salmastra di coralli
Baciati da amarezza e trafitti da raggi di sole.
Bevo vino rosso nella coppa della calla
Rinata da abissi profondi e
Ancestrali, regalando papaveri di vita
Cangianti in versi e parole e sorsi
Che appoggiano baci.
Il giorno nasce adagiato sulle mani,
Ove l’alba ravviva il sogno.
Da “Acrostici della luna”
©Caterina Oddenino
ACROSTICO
La magia delle fate gioca con il cuore
Avvinto a un ramo d’ulivo e
Macerato in olio di lavanda e
Si appena il sogno
Guardando i glicini sul fiume
Incantati e
Arrocati su querce invisibili
Di alabastro verde, dimora di elfi e gnomi e calici di vino
Liquoroso e
L’acqua non raccoglie la foglia,
E non ci sono parole a
Forgiare l’ombra che si allontana,
A sera, mentre
Tessuti con fili di seta, i miei pensieri
Elisi, si siedono sull’erba, attoniti e spossati.
Da “Acrostici della luna”
©Caterina Oddenino
ACROSTICO
L’ora del vespro si appoggia
Ora alla campana, ora al vento,
Ricamati in un cielo d’ambra
Aranciato e calante sulle foglie
Di primavera tardiva senza rondini.
Lenta, tra le righe, la penna
Vive le note di uno spartito chiuso,
E acqua senza forma
Scivola sulla carta di betulla di
Pensiero di stelle cadenti
Restituite al sogno.
Occhi tristi di papaveri.
Da “Acrostici della luna”
©Caterina Oddenino
ACROSTICO
Eco tra le petunie
Colorate,
Offre suono di memorie
Torrite e merlate e
Remote e
Assolate, di piazze quadrate
Lasciate su un ramo di salice
Esausto.
Patteggia la luna con il sole,
Estrapolando sogni senza ritorno di fiori di
Tarassaco,
Umettati di pioggia
Nella sera stanca e
Io, pellegrino senza sosta e ali spezzate,
Esisto ancora prima di nascere.
Da “Acrostici della luna”
©Caterina Oddenino
ACROSTICO
Malinconia senza luce adombra
Alberi e platani e foglie senza prezzo,
Laddove io, unica nel bene e nel male,
Ignara e consapevole,
Nella alternanza di affetti incoerenti
Cascanti tra perle e veli ingannevoli
Ossimorici e ammalianti,
Navigo a vista,
Incontrando lo specchio rivelatore e
Abbandonare la luna
Notte di pioggia e luna calante
Osservano umidi papaveri
Tracimati nel fieno di maggio
Tra pensieri irrisolti e inviti giocosi di
Elicriso giallo a corona di un cielo
Donato
Incantato
Perplesso
Infagottato di nuvole e lampi.
Ogni lacrima raccoglie fili d’erba e
Girasoli senza ombrello
Guadagnando pezzetti di sole
In attesa di prati fioriti.
Assenza di luna.
Da “Acrostici della luna”
©Caterina Oddenino
(i miei pensieri sono un parto del mio cuore e me ne riservo i diritti..)
ACROSTICO
Disegnare ascoltando l’artista
In simbiosi di creatività.
Senza remi. Navigando su una foglia.
E leggere la propria letteratura e
Giocare con aghi di pino
Nella strada sterrata,
Assestando tulipani rossi,
Rosseggianti a perdita d’occhio.
Esistendo.
Da “Acrostici della luna”
©Caterina Oddenino ACROSTICO
Una sorta di magia accoglie
Nuova vita, tra
Aquilegia fiorita di nascosto
Sopra pensieri di pioggia,
Orfica e spiralosa di cristalli
Recidivi in viali di pietra.
Trattengo sole nel cuore
Arroventato su praterie indecise.
Domani torna ogni giorno
Incantato tra gli gnomi e
Melange di eterna progressione che,
Abbracciando gli equinozi
Gioca con le suggestioni rilasciate
In castelli fascinosi e tormentati e
Avvolti di memorie intrecciate a edere.
Da “Acrostici della luna”
©Caterina Oddenino
(i miei pensieri sono un parto del mio cuore e me ne riservo i diritti..)